6 competenze chiave per lavorare come Social Media Manager

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Il futuro è digital, in verità anche il presente. I social network sono diventati uno dei canali principali per promuovere, vendere, farsi conoscere, ottenere il successo. Così i social media manager sono diventati ormai un punto di riferimento per qualsiasi mercato e per il marketing in generale.

Se sei atterrato qui significa che sei appassionato della materia, ma senti che manca qualcosa, senti che hai bisogno di tracciare un percorso per capire esattamente cosa devi fare per lavorare in questo settore. Bene, in base la nostra esperienza nell’uso di strumenti digital, ma soprattutto in base l’esperienza dei nostri docenti esperti in social media marketing, abbiamo individuato 6 competenze chiave fondamentali per ricoprire il ruolo di social media specialist in azienda, o per un’agenzia di web marketing o anche da libero professionista. 

 

Il Social media manager cosa fa?

Gestisce le attività social di un’azienda, un’organizzazione, oppure anche di un personaggio famoso o un politico.

Il suo principale scopo è:

  • far crescere la Brand Awareness – è il livello di conoscibilità di quel Brand attraverso i canali social;
  • far crescere la presenza online;
  • migliorare la reputation;
  • creare engagement – è la capacità di un’azienda, prodotto, servizio o personaggio pubblico di instaurare con i propri utenti delle relazioni durature;
  • genera leads (contatti di potenziali clienti);
  • fidelizzare il pubblico.

Quando parliamo di social media management facciamo riferimento alla vera e propria gestione operativa di profili e pagine ufficiali sui social networks come Facebook, Instagram, YouTube, LinkedIn etc. ed eventualmente anche del blog aziendale.

Altro principale aspetto legato alla figura del Social Media Manager è l’analisi dei dati provenienti dal web e dai social attraverso analytics tools utili per individuare:

  • il proprio Target – pubblico a cui rivolgersi per quel prodotto o servizio;
  • i trend del momento, in linea con il nostro settore di riferimento;
  • una social media strategy efficace per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Una volta raccolte queste informazioni si definisce un piano editoriale e si creano contenuti mirati per il proprio pubblico di riferimento: testi, immagini, video, sondaggi e campagne promozionali per stimolare l’interesse e la partecipazione degli utenti, aumentare il numero di followers e le condivisioni.

 

Lavoro con i social media – le competenze chiave da avere

Veniamo subito al sodo: le aziende vogliono una gestione dei social dinamica e che porti risultati concreti. Obiettivi chiari, pianificazione e controllo sono in sintesi le leve del Social Media manager di successo. Chi si ferma all’asettico aggiornamento dei social network è perduto!

Il tuo obiettivo è conoscere esattamente le competenze chiave richieste e come farci conoscere e riconoscere in base al nostro stile unico e ineguagliabile, adatto a tutte le forme di business richieste. Ecco quindi un elenco di competenze chiave da possedere per lavorare come social media specialist.

 

1) Conoscere i principali social networks e apprendere come utilizzarli al meglio

Non vuol dire solo farsi un profilo e navigare seguendo pagine e profili a caso. Significa conoscere al meglio l’origine di quel social e la sua evoluzione. Perché è stato creato quel social network? Qual è lo scopo principale? Qual è il valore proposto? E la sua linea di intrattenimento? Devi saper rispondere a queste domande per capire al meglio come muoverti e quali canali scegliere per il tuo business.

Conoscerli vuol dire anche apprendere le dinamiche dei contenuti che possono essere sfruttati per creare il giusto engagement con il pubblico. Scovare quali sono i trend di quel canale e come cavalcare l’onda del momento per attirare nuovi utenti e potenziali clienti.

Esplora, naviga, raccogli informazioni, prendi appunti, segui i più grandi!

 

2) Abile nell’individuare il proprio Target

Bisogna conoscere il proprio pubblico per poterlo raggiungere attraverso i social media. Devi essere capaci di raccogliere tutte le principali informazioni:

  • Area geografica – da dove vengono, da dove effettuano ricerche online;
  • demografiche – fascia di età, sesso, titolo di studio, nucleo famigliare, reddito, professione;
  • comportamentali – bisogni e necessità, gusti connessi (e non) al nostro business

Cambia il tuo punto di vista. Mettiti nei panni dei potenziali clienti e rispondi alla domanda più importante: perchè dovrei seguirti?

Per conoscere il pubblico dobbiamo prima di tutto conoscere la value proposition, proposta di valore, cioè gli elementi presenti in quel prodotto, servizio, azienda, che rispondono ai bisogni e ai problemi dei clienti. Il cosiddetto “elemento differenziante“, ciò che ci rende unici nel mercato e che porta un cliente (o un utente) a seguirci.

Ci sono tanti strumenti utili per raccogliere informazioni inerenti al target. I principali che devi assolutamente conoscere sono:

  • Google Analytics – un servizio di web analytics gratuito fornito da Google che consente di analizzare delle dettagliate statistiche sui visitatori di un sito web. Perchè è utile per i social? Perchè se hai un sito web, un e-commerce o un blog, devi conoscere i canali di provenienza del tuo pubblico, cioè come sono arrivati a noi. In più, grazie ai cookies abbiamo la possibilità di poter raccogliere tutte le informazioni principali inerenti al pubblico (area geografica, fonti demografiche e comportamentali) che troverai all’interno di Google Analytics, nella sezione “Pubblico”;
  • Social Analytics di Facebook – Lo strumento più efficace per capire i tuoi fan della pagina Facebook. Dati demografici come età, genere, stili di vita, situazione sentimentale, livello di istruzione, titolo professionale. Nella Scheda “Mi piace” sono raccolte informazioni riguardo le categorie principali che potrebbero piacere ai tuoi fan e le pagine Facebook che potrebbero essere pertinenti per il tuo pubblico. Nella Scheda “Luogo” l’area geografica e la lingua parlata.
  • Social Analytics di altri social – Prima abbiamo citato il Social Analytics del più famoso al mondo. Sappi che per ogni social media ne esiste uno: Instagram, LinkedIn, Pinterest, tutti. Basta andare nelle impostazioni e trovare la voce “Pubblico” o “Insights”. 

E se devo gestire una Startup? Qui dobbiamo partire dal piano di Business e descrivere in modo accurato il Target di riferimento. E’ fondamentale se vuoi far decollare l’attività. Quindi si parte da quelli che sono i valori aziendali e i bisogni da soddisfare per andare a individuare il cliente tipo. Utile creare delle Buyer Personas, cioè delle schede descrittive di un acquirente-tipo. Serve per comprendere il cliente nelle sue caratteristiche personali e socio-demografiche, per anticiparne i comportamenti e le scelte.

Sì ok, ma perchè devo conoscere il mio pubblico? Ci sono 2 motivi importanti:

  • Per i contenuti che crei – deve essere fatto tutto su misura. I contenuti devono coinvolgere un pubblico ben preciso, quindi conoscerlo significa comprendere cosa realmente cercano in termini di bisogni da soddisfare, intrattenimento, informazioni e tanto altro. Tu dovrai dare quello che loro vogliono! 
  • Per le campagne promozionali sui social – è lo stesso motivo del punto 1, ma in più devi considerare che qui abbiamo un budget promozionale che dovrai gestire per ottenere determinati risultati. Riuscire a individuare il proprio pubblico è fondamentale. Infatti quando si struttura una campagna promozionale si segue uno scaletta ben precisa, dove la prima cosa che ci viene chiesta è “qual è l’obiettivo che vuoi raggiungere? (traffico al sito web, scaricare un’app, visite al nostro punto vendita…e tanto altro); il secondo step risponde invece alla domanda “a quale pubblico vuoi rivolgere le tue inserzioni?” ed è proprio qui che i dati raccolti saranno fondamentali per la tua campagna promozionale. Puoi creare un pubblico nuovo con delle caratteristiche che tu stesso inserirai, oppure un pubblico personalizzato, cioè gruppi di utenti da poter raggiungere tramite Facebook Ads che già sono venuti in contatto con il tuo brand (visitatori del tuo sito web, elenco clienti, chi ha visualizzato per almeno 3 secondi un tuo video, etc.). Oppure un pubblico simile , cioè un Target simile a un determinato pubblico di riferimento preso ad esempio da un database o dai dati tracciati sul tuo sito. 

 

3) Creatività e ottime doti comunicative – Content creation e copywriting 

Una volta compresa la value proposition e il Target, lo scopo principale è creare dei contenuti interessanti per il tuo pubblico di riferimento. Per “contenuti” intendiamo principalmente testi, immagini, grafiche e video.

Testi – Dobbiamo prima di tutto saper scrivere, e saper scrivere vuol dire avere passione per la scrittura. L’amore per il copy deve essere parte di te, ma non significa essere un dizionario vivente, vuol dire riuscire in modo semplice e chiaro a passare il tuo messaggio agli altri. Voglia di raccontare, voglia di scrivere parole che possano suscitare qualche emozione, questo vuol dire essere un buon copywriter.

Immagini, grafiche e video – Possedere competenze base di grafica per realizzare post attrattivi, interessanti, con il giusto colore e il giusto font (ci sono tanti tools interessanti che possono aiutarti in questo, ad esempio mai sentito parlare di Canva?).

Altro aspetto è il saper realizzare foto e video di qualità. Non è una questione di filtri da utilizzare, ma di occhio! La giusta inquadratura, la giusta luce, il giusto montaggio video possono creare dei post virali e di successo. Per le foto, un corso base di fotografia potrebbe fare al caso tuo (basta conoscere un po’ di basi per realizzare del materiale davvero interessante). Per l’editing video ci sono tanti strumenti messi a disposizione che in modo semplicissimo e intuitivo ci permettono di creare dei montaggi perfetti. La giusta luce, il giusto sound, la giusta velocità etc. (Se realizzi video su smartphone e non conosci l’app InShot , questa applicazione ti svolterà la giornata!)

 

4) Gestire le campagne promozionali – PPC specialist

PPC sta per Pay Per Click e fa riferimento a tutte quelle attività per pianificare, gestire, monitorare e ottimizzare le campagne pubblicitarie a pagamento. Queste attività vengono svolte sui motori di ricerca (Google in primis) e sulle piattaforme social. 

Lo scopo è sviluppare dei contenuti che siano di interesse per il target, ma se non prevedi di investire un budget per rendere più visibili i tuoi post e promuovere quello che fai non andrai lontano. I social guadagnano esclusivamente attraverso i canali promozionali. E’ loro interesse far sì che le aziende investano denaro per ottenere maggiore visibilità e acquisire nuovi clienti.

Un buon social media manager pianifica e gestisce le campagne PPC (dette anche CPCcost per click) e le monitora attraverso una serie di tools idonei per la pianificazione, lo sviluppo e il monitoraggio di una campagna promozionale.

Tra i principali abbiamo:

  • Facebook Ads – Crea e pubblica campagne promozionali sia su Facebook che su Instagram: scegli l’obiettivo che vuoi raggiungere (come vendere sul tuo e-commerce, far scaricare un’app o generare maggiore notorietà per il tuo brand); seleziona il pubblico a cui vuoi mostrare questa inserzione; decidi dove vuoi pubblicare (Facebook, Instagram, Messenger, Audience Network o su tutti questi posizionamenti); imposta un budget (giornaliero o totale); scegli un formato (immagine singola, carosello, video, etc.); attiva la campagna (devi attendere l’approvazione da parte di Facebook prima che il tuo annuncio venga mostrato al pubblico scelto);
  • Come per gli Insights Analytics, stesso discorso per le piattaforme pubblicitarie. Ogni social media ha la sua piattaforma per gestire le inserzioni pubblicitarie e ottenere maggiore visibilità. Quindi è doveroso conoscere almeno i principali, ma diciamo che l’impostazione di base è come quella descritta per Facebook Ads.
  • Parentesi a parte è Google Ads, la piattaforma messa a disposizione da Google per promuovere la propria attività. E’ sicuramente la piattaforma promozionale più nota e completa che esiste. Con Google Ads è possibile creare annunci da far comparire in cima alla rete di ricerca, campagna display con banner promozionali all’interno di siti web e app, campagne promo sul social Youtube e molto altro. Un buon social media manager deve conoscere anche questo strumento, perché lo scopo è anche quello di creare una strategia multicanale, sfruttando non solo i social ma tutti gli strumenti digital a disposizione.

 

5) Capacità analitiche e di interpretazione dei dati

Google Analytics e i vari Social Analytics che abbiamo a disposizione, servono sì per individuare il nostro target ma non solo. Hai la possibilità di poter monitorare tutto, di tener traccia del comportamento degli utenti, di comprendere quali sono i contenuti più interessanti o i prodotti più visualizzati. Puoi avere un quadro completo della situazione attraverso l’uso di questi fondamentali strumenti. Devi quindi conoscerli molto bene, proprio perchè dobbiamo saper analizzare e interpretare i dati per impostare la migliore social media strategy.

Questi strumenti sono molto utili anche per le campagne promozionali. Misura i risultati che stai ottenendo dopo aver pubblicato l’inserzione, monitora le prestazioni e modifica la tua campagna in gestione inserzioni. In questo modo massimizzi i risultati e minimizzi i costi (ad esempio dalle campagne partite puoi vedere quali sono le inserzioni che ottengono le maggiori visualizzazioni e da lì concentrare il budget solo su questi).

 

6) Elevate capacità organizzative 

Un buon social media manager deve avere un quadro completo degli obiettivi, essere proattivo e possedere spiccate doti organizzative

Deve stabilire e padroneggiare i tempi del proprio lavoro, cioè avere spiccate capacità di organizzazione e padroneggiare timing e deadline di ogni processo.

Per il Social Media Specialist risulta di vitale importanza padroneggiare le occasioni di visibilità per il brand, al fine di poter creare contenuti unici e che arrivino agli utenti. Devi quindi avere sempre sott’occhio il calendario e sfruttare in Real Time le occasioni. Vuol dire che bisogna sì definire un piano editoriale ma seguire costantemente cosa succede per un possibile cambio rotta o per integrare con altri contenuti in linea con quanto accade in tempo reale (trend, notizie, eventi).

 

Come diventare social media manager

Per svolgere questa professione, solitamente si richiede una laurea in Marketing e Comunicazione. PERO’ (e lo mettiamo grande come un palazzo questo “però”), la laurea non è un requisito fondamentale! Una risorsa in grado di gestire i social media in modo professionale deve necessariamente seguire un corso social media marketing completo che trasmetta competenze specifiche per essere in grado di definire una social media strategy e creare contenuti adeguati (cosa che un percorso di studi universitario non fornisce). La formazione andrebbe poi perfezionata tramite esperienze di stage in azienda o in un’agenzia di web marketing, per prendere sempre più confidenza con gli strumenti.

Ci teniamo anche a segnalare questo importante aspetto: l’aggiornamento professionale costante è fondamentale per lavorare nel web marketing. Il settore è in continua evoluzione (come ogni forma di tecnologia e comunicazione), quindi per lavorare come social media manager è necessario rimanere al passo con i trend del momento ed essere capace di attuare strategie efficaci per ogni brand a seconda dei contesti.

Per acquisire tutte le competenze necessarie, noi di TSS, società di formazione e inserimento lavoro, consigliamo il percorso professionale di Social Media Specialist. Un corso online con lezioni in diretta della durata di 40 ore, per mostrare tutto, ma proprio tutto quello che devi conoscere sui social media. Pratica, pratica, pratica, un po’ di teoria e poi ancora pratica.

Scopri il percorso e la prossima data di partenza – Social Media Specialist.

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